(Estratto dal libro Usa i tuoi sogni. Corso pratico per interpretare e utilizzare i sogni)
È mia convinzione che ognuno possa interpretare i propri sogni, senza l’aiuto di un esperto, una volta che abbia appreso il sistema per farlo. Credo inoltre che nessuno possa interpretare i nostri sogni meglio di noi stessi, perché siamo noi a produrli, con le nostre emozioni, la nostra particolare situazione in quel particolare momento della nostra vita che nessuno meglio di noi può conoscere.
A chi sostiene che per forza bisogna essere psicoterapeuti per interpretare i sogni, replico che secondo me se qualcuno ha il monopolio dell’interpretazione dei propri sogni questo è il sognatore stesso. L’interpretazione dei sogni esiste da secoli prima della psicologia, in ambito laico, religioso, filosofico e antropologico, e nessuno a mio avviso ne dovrebbe reclamare il monopolio. Ogni cultura, in ogni epoca, ha elaborato un proprio sistema di decodifica dei sogni. Non c’è nulla di oscuro, pericoloso, paranormale, magico, sacro o demoniaco nell’interpretazione dei sogni. Interpretare i sogni non significa curare o fare psicoterapia, significa acquisire maggiore consapevolezza di noi stessi, dei nostri pensieri, emozioni o vissuti, più o meno evidenti fino al momento dell’interpretazione.
Se partiamo dal presupposto che il sogno è un’esperienza universale, perché solo in pochi dovrebbero essere in grado di comprenderli? In aggiunta, tutto ciò che contiene un sogno è stato creato dalla mente del sognatore. Il sogno è una nostra propria produzione, come lo può essere un nostro disegno, un nostro quadro o una nostra poesia. Ci rivolgiamo a qualcuno per farci spiegare cosa significano i nostri disegni, i nostri quadri o le nostre poesie?
Non capire i sogni dipende solo dal fatto di non conoscere il loro linguaggio costituito da immagini, metafore e simboli. Uno degli scopi principali di questo manuale è quello di introdurre a questo linguaggio e approfondirne la conoscenza.
Nessuno come noi stessi può capire fino in fondo il significato dei nostri sogni. Non ci serve né un terapeuta né una terapia per interpretarli, semplicemente perché di solito in essi non c’è nulla di patologico o da guarire. Solo in casi come gli incubi ricorrenti dovuti ad un trauma (fisico, emotivo o entrambi) può essere opportuno rivolgersi ad uno specialista.