L’esistenza dei sogni lucidi è stata dimostrata scientificamente. Gli esperimenti furono condotti nel 1977 alla Stanford University da Stephen LaBerge. In questi esperimenti, durante lo stadio di sonno REM, i sognatori lucidi furono in grado di riprodurre dei movimenti oculari così come stabilito con gli sperimentatori prima di addormentarsi, in modo da poter comunicare con loro durante la fase di sogno lucido. Non solo: fu dimostrato anche che i sognatori lucidi, mentre nel sogno cantano o contano, attivano le stesse aree del cervello di chi svolge gli stessi compiti da sveglio, provando così una diretta correlazione esistente tra lo svolgere la stessa azione durante il sogno lucido e lo stato di veglia. Altri esperimenti che provano l’esistenza dei sogni lucidi furono condotti indipendentemente anche in Inghilterra da Keith Hearne (psicologo e parapsicologo britannico) nel 1975, ma la pubblicazione dei risultati fu successiva a quella di LaBerge. Gli esperimenti hanno messo in evidenza che di solito i sogni lucidi si hanno durante l’ultima fase del sonno REM (la più lunga), quella vicina al risveglio, tra le 5 e le 8 del mattino.